Le iscrizioni si sono chiuse il 4 maggio 2015. Hanno presentato i loro progetti

Alan Bates

Alan Bates

I have designed an electronic UVI device that a. Measures UV intensity over UVA and UVB ranges; b. Converts UV intensity into UV Index using a new algorithm; c. Produces an output signal directly related to UV Index; d. Output in various forms: UVI Index values on liquid crystal display with WHO recommendations/light with colours corresponding to WHO UV Index levels/sound alarm if UV Index is above a certain value (for example, index 8 or above). The device can be produced in two forms: small wearable format to fit on clothing and larger wall mounted format for public display. An accurate real-time measurement of UV Index at a particular location can help inform citizens, schools, and/or institutions about UV index values and allow corresponding actions, recommended by the WHO, to be made. I am willing to realize the potential of this UVI device. I believe that the device can not only measure UVI values but also increase awareness of the risks of UV exposure and help prevent skin cancer. 

Alessandro Simoncini

Alessandro Simoncini

Sviluppo di un dissipatore di calore di tipo attivo per il raffreddamento dell’elettronica di potenza - la necessità di dissipare potenze termiche sempre più elevate congruentemente con ingombri sempre più stringenti, spinge oggigiorno la ricerca verso materiali innovativi capaci di adattarsi agli ingenti mutamenti che il mercato si trova ad affrontare. In questo contesto la sinergia tra nuovi materiali, schiume metalliche e graphene, unita a nuove tecnologie, utilizzo di getti sintetici pulsati di aria per il raffreddamento, rappresentano un punto chiaro di svolta per ciò che riguarda la dissipazione di potenza termica relativa a componentistica elettronica.

Antonio Rancati

Antonio Rancati

Presentare LITER OF LIGHT nelle scuole superiori di Frascati e dintorni I nostri eventi possono essere svolti anche al di fuori delle sedi scolastiche con la collaborazione di associazioni locali. Cerchiamo disponibilità su tutto il territorio nazionale. Avendo ricevuto anche il sostegno di Progetto Scuola EXPO 2015 nei format di presentazione possiamo inserire anche i temi sui consumi alimentari consapevoli nelle nostre slide e video sull'economia sostenibile. 1: Trailer Liter of Light https://www.youtube.com/watch?v=cQCHvO2H0_0 2: Ricostruzione dell'illuminazione di Ilolo (Filippine) https://www.youtube.com/watch?v=n6tCJ1ACYNQ 3: Ricostruzione dell'illuminazione della città di Tacloban (Filippine) https://www.youtube.com/watch?v=d6wVOCmw3_o 4: Video premiazione UNESCO per l'Anno Internazionale della Luce (Parigi) https://vimeo.com/119704277 

 

Antonio Tripodo

Antonio Tripodo

La presente proposta è un progetto di ricerca teso alla realizzazione di uno strumento diagnostico non invasivo in grado di rilevare l’attività muscolare in maniera selettiva e puntuale Ad oggi per rilevare l’attività muscolare esistono due metodi: l’elettromiografia di superficie che attraverso l’applicazione di elettrodi posizionati sulla pelle (non invasività) rileva l’attività d’insieme dei gruppi muscolari sottostanti; L’elettromiografia di profondità che attraverso l’uso di elettrodi ad ago che trapassano il derma raggiunge la singola fibra muscolare rilevandone l’attività (selettività). Sulla base del Know how acquisito frequentando il gruppo “Teoria e prassi della conoscenza” dell’ENEA di Frascati e attraverso la creazione di un’apposita società si vuole realizzare uno strumento in grado di rilevare l’attività delle singole fibre muscolari con rilevatori solo superficiali. Con questo strumento si otterranno mappe dinamiche del sistema muscolare con minor impiego di tempo, minori costi e senza nessun disagio per il paziente. Tale strumento potrà essere utilizzato in molteplici campi applicativi quali per esempio: riabilitazione, scienza dello sport, analisi del movimento; al fine di sviluppare nuove metodologie riabilitative e diagnostiche.

Claudio Di Guilio

Claudio Di Guilio

La nostra visione è che il mondo scientifico possa utilizzare delle infrastrutture IT flessibili dove distribuire i propri servizi alla societá. Gli scienziati hanno bisogno di renderli accessibili in modo facile ed immediato, cosi da condividere in maniera sicura con altri scienziati e comunitá. Per questo, grazie a una esperienza piú che decennale nel campo del grid computing prima e del cloud computing dopo, abbiamo ideato, progettato e realizzato un sistema che permetta allo scienziato di non doversi preoccupare del cosa c’é dietro, ma solo del suo algoritmo. Lo scienziato, potrá rendere accessibile la sua applicazione decidendo il meccanismo di gratificazione all'interno della sua o di altre comunitá. Il nostro portale, permetterá allo scienziato di poter lanciare il suo processing nel cloud in pochi e semplici passi. Dovrá semplicemente e autonomamente: -)creare il suo servizio e decidere chi potrá utilizzarlo -)lanciarlo sul cloud come se fosse il suo computer personale (ma con la potenza di migliaia di server a disposizione) -)analizzare ed eventualmente condividere i suoi risultati con la sua comunitá o con chi vuole lui I vantaggi della nostra infrastruttura rispetto ai concorrenti é che non é necessario essere un esperto di cloud, non é necessario avere del personale dedicato, non é necessario acquistare una intera infrastruttura HW.

Costanzo d'Angelis

Costanzo d'Angelis

Simulazione boids e crowd per scenari di tipo "what if" in ambiente cittadino, nella computer grafica, nella progettazione di ambienti dove è necessario simulare e studiare il deflusso delle persone. Si possono pensare a scenari del tipo "come cambia il traffico veicolare se apro una nuova strada?" oppure "in caso di evacuazione di uno stabile, come sarebbe il deflusso delle persone se disponessi di uscite di sicurezza disposte in maniera differente?". 

 

 

 

 

 

 

Davide Cimino

Davide Cimino

ADPM nasce nel 2013 da un’idea dei soci fondatori: trasformare passione ed esperienza nei sistemi di volo automatico in un progetto imprenditoriale innovativo di alto profilo tecnologico. Forniamo sistemi UAV (Unmanned Aerial Vehicle) e servizi innovativi che migliorino la produttività e rispondano alle nuove esigenze del mercato. La mission di ADPM è offrire soluzioni ai molteplici scenari operativi in cui l’utilizzo dei droni porterà un vantaggio in termini di semplificazione delle procedure, di miglioramento della produttività e delle capacità operative convenzionali. Progettiamo e realizziamo sistemi UAV, velivoli e multirotori completamente automatici ma sempre sotto il controllo umano. Sicuri, pensati per un rapido utilizzo sul campo e costruiti per rispondere alle esigenze del committente. Dotati di autopilota, foto e videocamere ad alta definizioni, anche termiche o ad infrarossi, sistemi di trasmissione video a lungo raggio, telemetria e lettura dati in tempo reale, sistemi di comando manuale a prova di errori.

Eliana Gioscio

Eliana Gioscio

!CHAOS, una cloud di controlli e’ un progetto open-source che si pone l’obiettivo di sviluppare una serie di servizi dedicati al monitoraggio e al controllo distribuito di grandi infrastrutture: acceleratori di particelle, grandi apparati sperimentali ma anche smart city, domotica, trasporti, catene di montaggio, etc. Il punto esclamativo di fronte alla parola CHAOS richiama infatti il concetto di negazione in termini informatici, di cui il progetto si vanta (not CHAOS). L’infrastruttura !CHAOS nasce per controllare grandi impianti di acceleratori di particelle, si pone quindi come una nuova architettura software e open che si basa sulle più moderne tecnologie informatiche e intende integrare un insieme di servizi su piattaforma cloud, da offrire sia alla comunità scientifica che alla società. Al progetto partecipano varie sedi INFN italiane e diverse imprese, ed e’e stato finanziato dal MIUR per realizzare un primo prototipo d’infrastruttura nazionale Cloud.

Elisa Benedetti

Elisa Benedetti

L'idea che proponiamo è una metodologia innovativa per posizionare con alta precisione veicoli in movimento, come droni, treni, trattori. L'obiettivo è di utilizzare strumenti di basso costo: ricevitori GPS di poche centinaia di €, accelerometri e giroscopi di tipo MEMS dal costo di alcune decine di €. Gli accelerometri MEMS sono dei sensori molto diffusi e presenti in tutti i nostri smartphone. La precisione che proponiamo di raggiungere è di alcune decine di centimetri. I comuni GPS infatti, integrati all'interno dei nostri cellulari, consentono un posizionamento dai 5 ai 10 metri di affidabilità. Invece, per applicazioni ad alta precisione, si utilizzano sistemi molto onerosi, sia per la gestione dei dati che per la strumentazione (ricevitori GPS di alcune migliaia di €). Il sistema di controllo che proponiamo è basato su un algoritmo da noi sviluppato e brevettato, denominato Kin-VADASE (Kinematic Variometric Approach for Displacements Analysis Stand-alone Engine). Tale algoritmo, consente di ottenere informazioni di velocità e spostamento in tempo reale e ad alta precisione, con i dati registrati da un unico ricevitore GPS (differentemente dalle metodologie standard che richiedono una rete di stazioni GPS). Il requisito per il funzionamento del GPS è la visibilità del cielo, per cui proponiamo un sistema più robusto, ad esempio funzionante anche per il treni in galleria, basato sull'integrazione in tempo reale di GPS, accelerometri e giroscopi MEMS.

Emiliano D'Andrea

Emiliano D'Andrea

Non ha acconsentito alla pubblicazione on line del suo progetto 

 

 

 

 

 

Enrico Ferdinandi

Enrico Ferdinandi

Non ha acconsentito alla pubblicazione on line del suo progetto 

 

 

 

 

 

 

 

 

Eva Giaccaglia

Eva Giaccaglia

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Fabrizio Carraro

Fabrizio Carraro

Non ha acconsentito alla pubblicazione on line del suo progetto 

 

 

 

 

 

 

 

 

Francesco Flora

Francesco Flora

Bussola solare di alta precisione I moderni GPS consentono di sapere con precisione le coordinate del luogo dove ci si trova ma non di conoscere il proprio orientamento, se non accoppiandosi ad un secondo GPS ad opportuna distanza (tanto maggiore quanto più si desidera precisione). Le bussole solari sono strumenti simili alle meridiane portatili ma usati in modo inverso: sapendo già l'ora e ruotando la meridiana fino a quando essa indichi tale ora, si ottiene (dalla linea delle ore XII sul quadrante della meridiana) la direzione Nord-Sud. Da secoli esse consentono di orientarsi con una precisione molto più spinta di quella delle bussole magnetiche ma solo se usate da esperti. Un gruppo di ricercatori dell’ENEA di Frascati ha realizzato (e brevettato) una bussola solare elettronica completamente automatica, compatta (pochi cm di lato), economica (quanto uno smart phone) ed estremamente precisa (1 primo d’arco), circa 60 volte più precisa di qualunque bussola magnetica, in grado di indicare il vero Nord ovunque nel pianeta (ed anche in altri pianeti). Trova applicazioni in: • Rilievi per indagini topografiche e archeologiche • Ingegneria civile • Ricostruzione tridimensionale di scenari • Allineamento di pannelli fotovoltaici solari e a concentrazione • Installazione di radar aeroportuali • Sistemi di orientamento di automi (robot, macchine) • Calibrazione di altri tipi di bussola • Imbarcazioni ed altri mezzi mobili (in sviluppo un prototipo specifico)

Francesco Frau

Francesco Frau

Controllo di batterie in economia Poiché le batterie per l’accumulo di energia elettrica costano, è necessario ottimizzarne l’uso sfruttandole fino all’ultimo. Il mio obiettivo è quello di rilevare tempestivamente l’esaurimento di una delle batterie per consentirne la sostituzione senza interrompere l’operatività del sistema, con un sistema di controllo il cui costo sia piccolo rispetto al costo delle batterie. Il vantaggio economico derivante da questa applicazione è dovuto al fatto che il sistema di batterie non deve essere sostituito tutto insieme ma può essere rinnovato in modo dilazionato nel tempo, a mano a mano che le singole batterie si esauriscono. Nel lungo periodo ciò significa che la vita media delle batterie componenti il sistema di accumulo si allunga, comportando così anche un vantaggio in termini ecologici perché nella stessa misura diminuisce, a parità di tempo, il numero di batterie esaurite da smaltire. La più interessante, tra le opportunità offerte dall’impiego di questo sistema, è che funziona anche utilizzando batterie d’automobile dismesse, che altrimenti andrebbero smaltite. L’interesse è quindi di natura ecologica perché permette di ridurre, nel tempo, l’impatto ambientale derivante dall’uso delle batterie al piombo. Titolo dell’invenzione: Sistema per il controllo di accumulatori di corrente elettrica durante la loro normale operatività Numero domanda di brevetto: RM2013A000602 Data di deposito: 04/11/2013

Gabriele Marazzi

Gabriele Marazzi

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Giampaolo Ales

Giampaolo Ales

Il "sistema di carrucole per il sollevamento di carichi" è un sistema innovativo che non ha uguali nel mondo. Il brevetto è stato infatti registrato prima in Italia, poi in Europa, sono stati condotti approfonditi studi riguardanti l'anteriorità, studi che hanno dato esiti negativi, a suffragio dell'originalità dell'invenzione. Tutti gli autorevoli studi professionali e uffici di brevetti italiani ed europei che hanno lavorato alla registrazione del brevetto, hanno approfondito lo studio del sistema e tutti ne hanno da subito riconosciuto un vantaggioso guadagno di forze. L'attrezzatura è stata ideata e progettata considerando l'unione di tre moduli che ,singolarmente, non offrono nessun tipo di vantaggio in termini energetici. L'idea fondamentale sta nell'unire i tre moduli sopra descritti.La documentazione completa è disponibile su richiesta.

Gian Luigi Liberti

Gian Luigi Liberti

Presso l'Area di ricerca INAF-CNR di Tor Vergata sono istallati e parzialmente in attività strumenti per lo studio dell'atmosfera. In particolare, e' presente un sistema lidar multifrequenza e multitelescopi progettato e sviluppato a livello locale (regionale e in parte nazionale).

Tale strumento e' parte di una rete internazionale di monitoraggio del clima e per tale missione e' prevista un'attività di monitoraggio a lungo termine. Per rendere possibile tale attività lo strumento deve essere aggiornato periodicamente e allo stesso tempo automatizzate al massimo l e operazioni nella modalità di funzionamento operativo. Cercasi know locale (e sponsor) per mantenere attiva tale attivita'. 

In cambio, offresi consulenza su tematiche d'interesse per lo sviluppo di strumentazione (al suolo e da satellite) e servizi nell'ambito della fisica dell'atmosfera (meteorologia, climatologia, qualità dell'aria)

Gianluca Rossini

Gianluca Rossini

Chi lavora con le mani è un operaio, chi ci mette anche la mente è un artigiano, chi aggiunge anche il cuore è un artista. Ho in mente di creare uno spazio di tempo liberato dove le persone si sentano motivate a lasciare spento cellulare, televisione e computer, accendendo la propria creatività manuale, trovando persone nuove. Proporre cibo anche vegetariano, organizzare seminari e laboratori creativi con un filo conduttore che mi sta a cuore: la possibilità di un nuovo modo di vivere rispettosi di sé stessi e del pianeta terra. Un locale dove è possibile creare incontri con produttori alimentari della provincia e conferenze su nutrizione e naturopatia. Disporre laboratori per realizzare prodotti di largo consumo e riciclo di oggetti, spazio per attività come yoga e trattamenti di ben-essere, integrando, così, spiritualità e conoscenze pratiche. Far rifiorire un'area di un ente locale ormai in disuso, senza bisogno di aggiungere altro cemento nell’ambiente, ! con arredi riciclati e dando la possibilità di esporre opere pittoriche e fotografiche. Un luogo in cui ascoltare musica, ammirare quadri, gustare cibo: un'occasione per sentire ancor di più il piacere di stare fuori casa. Gli ospiti sono i benvenuti in questa osteria del ben-essere come a far parte di ‘un cerchio’, per sentirsi accolti ogni qualvolta v(o)erranno. Voglio nell'impresa i giovani che desiderano una prima chance lavorativa ed i ‘diversamente giovani’ che sognano un'altra possibilità.

Giovambattista Vieri

Giovambattista Vieri

BLIH Bigdata Localized Info Harvester E' un harvester collaborativo di dati. Lo scopo e' quello di raccogliere dati geolocalizzati anche sotto forma di testo libero, forniti dagli utenti, che, scelgono di caricare i dati su uno o piu' server. Su server i dati risiedono in un db relazionale (per eventuali scremature). I dati verranno trasferiti su vari sistemi di analisi per bigdata. BLIH e' diviso in parte client e parte server. Ambedue sono sviluppate avendo come obiettivo la semplicita' sia architetturale sia di codifica (KISS). Il progetto e' implementabile con due semplici pagine web. Il codice e' rilasciato sotto AGPL (software libero e opensource) su github (https://github.com/gvieri/BLIH) . Le scelte effettuate garantiscono a BLIH semplicita' e, una platea di utenti vastissima. E' previsto oltre al client grafico anche un client non grafico. Cosi' un utente con linee dati a bassa velocita' potrebbe raccogliere dati con dispositivi da 20$ (come in molti paesi in via di sviluppo). BLIH e' espandibile. La sua semplicita' lo rende candidabile per raccogliere dati 'geo' per l'"internet of thing" (IoT). E' "banale" l'introduzione di una libreria PKI (Public key infrastructure) in modo da certificare e proteggere lo scambio dati nel mondo IoT. BLIH e' stato presentato a https://2015.spaceappschallenge.org/project/blih-bigdata-localized-info-harvester. Si ritiene possibile che altri team decidano di contribuire o di usarlo nelle campagne di raccolta dati.

Giovanni Delle Monache

Giovanni Delle Monache

Negli ultimi anni alcune tecniche di vinificazione hanno introdotto l'utilizzo nel campo di criògeni quali Azoto liquido e Anidride Carbonica solida. Queste tecniche non sembrano largamente impiegate nell'area dei Castelli Romani Nei LNF ci sono alcuni impianti criogenici di servizio ad apparati sperimentali e a sottosistemi dell'acceleratore DAFNE. Il know-how maturato nel tempo riguardo valutazione, progettazione, procurement ed operazione potrebbe essere messo a disposizione per le cantine di produzione locale.

Giovanni Fares

Giovanni Fares

Non ha acconsentito alla pubblicazione on line del suo progetto 

 

Graziano Ciocca

Graziano Ciocca

G.Eco ha ideato e realizzato un laboratorio interattivo sul tema dell'evoluzione in occasione del Festival della Scienza di Genova 2014, anche grazie al contributo di Frascati Scienza. Il laboratorio, dal titolo "Bingo! La lotteria dell'evoluzione!", adatto al pubblico scolastico e non, permette di sperimentare in maniera ludica le meccaniche di selezione naturale e adattamento ambientale. Alla luce del successo riscontrato con i circa 1000 visitatori del laboratorio e accogliendo il suggerimento di molti docenti, G.Eco propone di realizzare una "app" basata sulla meccanica del gioco, così da renderlo fruibile da una porzione molto più vasta di pubblico. L'app dovrebbe essere realizzata sulla falsa riga del gioco progettato per il laboratorio: al giocatore verrà fornita una popolazione iniziale di "proto-insetti", antenati degli attuali esapodi. Gli insetti iniziali differiranno per alcune caratteristiche (lunghezza antenne, grandezza occhi, colore, ...) e nel corso del gioco le varie forme verranno selezionate da eventi casuali (predatori, meteoriti, glaciazioni), rendendo l'utente partecipe delle meccaniche evolutive. A ogni evento il giocatore dovrà ragionare su quale individuo sopravvivrà alla nuova variabile ambientale, verificando immediatamente la correttezza del suo ragionamento. L'app "Bingo!" potrebbe diventare un valido strumento per introdurre argomenti complessi come l'evoluzione o l'adattamento nelle classi, tramite LIM e interventi didattici mirati.

Guido Baroncini Turricchia

Guido Baroncini Turricchia

Helperbit nasce dall'osservazione della frequente inefficienza, lentezza e opacità delle strutture internazionali nella gestione della risposta alla fase di emergenza immediatamente successiva ad una catastrofe naturale. Il progetto si propone di fondere in un'unica piattaforma due strumenti tecnologicamente performanti: le potenzialità analitiche dei sistemi informativi geografici; l'efficienza, velocità e trasparenza della tecnologia "blockchain". La piattaforma permette di effettuare donazioni in maniera diretta a individui o enti coinvolti come vittime o soccorritori nella gestione del danno provocato da un evento calamitoso, riducendo i tempi e permettendo un audit completo dei flussi di denaro. In una seconda fase Helperbit offrirà anche la possibilità di assicurarsi contro eventi catastrofici secondo un paradigma assicurativo completamente nuovo. Il progetto al momento è totalmente autofinanziato e sta coinvolgendo diverse figure professionali sia nel campo blockchain che in quello GIS. www.helperbit.com

 

Guido Caramelli

Guido Caramelli

IL SILURO CHE SALVA LA VITA PREMESSA: Quando una persona è in procinto di affogare è di vitale importanza farle giungere il più rapidamente possibile un salvagente. Ciò può essere fatto utilizzando un drone ; ma l’uso viene limitato dalle condizioni meteorologiche avverse. OBIETTIVO ED UTILIZZO : L'obiettivo è quello di realizzare un dispositivo natante di ridotte dimensioni (forma approssimativamente cilindrica diametro 15 cm. Lunghezza 60 cm. ) in grado di viaggiare in maniera autonoma ad alta velocità sia in superficie che sott'acqua . Una telecamera, posta nella parte superiore permette il controllo a distanza Il siluro si muove grazie ad un motore con elica-turbina posti nella parte centrale. L’acqua viene succhiata dall’apertura nella parte anteriore ed espulsa da quella posteriore. La parte anteriore è morbida, e possiede dei sensori di prossimità in grado di rilevare la presenza di una persona. Il dispositivo può procedere in maniera autonoma sotto controllo del microcontrollore di bordo collegato a GPS o essere direzionato tramite comando radio o tele comandato. Un volta individuata la persona in superficie o sott'acqua il dispositivo si avvicina e si attacca utilizzando effetto “ventosa”, a questo punto si gonfia un salvagente “tipo airbag” che porta la persona in superficie e la rende visibile . L'individuazione della persona in acqua avviene anche mediante un dispositivo ad onde acustiche tipo sonar collegato all'elaboratore di bordo.

Irene Russo

Irene Russo

Non ha acconsentito alla pubblicazione on line del suo progetto 

 

 

 

 

 

 

 

 

Luca Di Massimo

Luca Di Massimo

Non ha acconsentito alla pubblicazione on line del suo progetto 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Marco Meola

REHUB L’intero ciclo della ricerca sta cambiando: non solo il mercato delle pubblicazioni, grazie all’Open Access, ma l’intera attività svolta dai ricercatori sta subendo una profonda trasformazione. Questi cambiamenti sono abilitati dalla diffusione delle tecnologie digitali e guidati dalla globalizzazione della comunità scientifica. Con il termine Open Science si intende l'evoluzione in corso nel modus operandi di fare ricerca. Sotto questa definizione generale rientrano pratiche come open data, open research, citizen science, crowdfunding science, open peer review.Numerosi strumenti online, come tools collaborativi, strumenti di editing, piattaforme di pubblicazione, di valutazione, di comunicazione, stanno creando un nuovo mercato di servizi alla ricerca (Web of Research).Rehub ha sviluppato una piattaforma web che permette di creare un unico punto di raccolta dell’intera presenza online dei ricercatori. Ogni utente profilato può creare il proprio hub di contenuti s! cientifici per aumentare la propria visibilità e il proprio Impact, condividendo con gli altri ricercatori informazioni e contatti. Rehub vuole aggregare in un'unica interfaccia tutti i Research Outputs dei ricercatori: Ufficiali (profili istituzionali, pubblicazioni), Non Ufficiali (letteratura grigia, working papers), Informali (Blog, Social Networks, Video, Datasets).Il Research Storytelling Project, consente di raccontare le proprie ricerche senza le rigidità del linguaggio specialistico.

Maria Pia Contento

Maria Pia Contento

“Laboratori Farm”: network tra università e centri di ricerca pubblici e privati, grandi e piccoli per lo sviluppo delle idee progettuali di ricerca in cui gli enti mettono a disposizione attrezzature e siti, dando solo l’onere delle spese di gestione e manutenzione. Ogni Istituto in questo momento ha laboratori chiusi o dismessi o in dismissione. Il problema esiste in maniera esponenziale, quindi si terzializza tutto in laboratori altamente qualificati e specializzati. Bisogna riscrivere la figura del ricercatore in maniera libera e indipendente, lanciando una sfida e una competizione. Il ricercatore dimostra ciò che vale proponendo progettualità e strategie di ricerca evidenziando bisogni e obiettivi. Il programma di lavoro: Creazione di un network degli istituti e centri ricerca , anche privati, che hanno laboratori nelle condizioni di cui sopra o macchine ancora imballate e/o inutilizzate attraverso un questionario mirato. Lanciare al proprio interno una Call per gli addetti ai lavori che hanno delle idee e degli obiettivi, e sanno utilizzare le attrezzature, i costi di gestione e manutenzione servono essere finanziati dagli istituti stessi o da finanziamenti Regionali, UE, etc. Scrivere un progetto UE, così le macchine si rimetteranno in moto e produrranno risultati ancora lontani dal mercato, ma pronti per investimenti da parte di finanziatori interessati.

Mariglen Angjellari

Mariglen Angjellari

Non ha acconsentito alla pubblicazione on line del suo progetto 

 

 

 

 

 

 

 

 

Massimiliano Cesaroni

Massimiliano Cesaroni

Il paradigma Internet Of Things (IoT) sta ormai sulla bocca di tutti. Siamo al picco di notorietà e di aspettative per la diffusione massiva di uno scenario che secondo gli analisti di settore vedrà entro il 2020 la proliferazione di 25 miliardi di dispositivi interconnessi a livello mondiale. Questi scenari parlano di dispositivi “smart”: oggetti dotati di una propria identità che socializzano fra di loro creando la rete di connessioni più adeguata allo svolgimento del proprio compito. Quale potrebbe essere questo compito? Su quali caratteristiche focalizzarsi per poterlo meglio identificare? E, una volta identificato, in che modo realizzarlo? Nei 5 minuti a disposizione, un volo ad alta quota porterà il pubblico sul mondo IoT, su A-key (una realtà italiana che da qualche anno ci lavora misurandosi con le aspettative di mercato), sugli smart objects che arriveranno e su quelli che ci sono già: parleremo di una soluzione di “Smart Plant” brevettata da A-key, in cui i Dispositivi di Protezione Individuale (casco, guanti, scarpe, giubbotto ecc) sono stati dotati di intelligenza collaborativa per migliorare la sicurezza quotidiana sul luogo di lavoro di un’operaio di cantiere.

Maurizio Musolino

Maurizio Musolino

La logica fuzzy è una teoria matematica che permette di modellizzare sistemi fisici, sociali o organizzativi con modalità molto realistiche rispetto ai fenomeni studiati. Ciò rende tali modelli particolarmente vantaggiosi nella soluzione di problemi tipici dei sistemi dinamici, deterministici ma caratterizzati da non-linearità nella funzione in-out. Tra le applicazioni tecnologiche più comuni, si possono annoverare le funzioni di controllo automatico di attività complesse, come ad esempio, la gestione robotica di servomeccanismi applicati alla meccanica delle strutture e delle superfici per la degenza dei pazienti. La sindrome da immobilizzazione è una grave condizione di cui sono vittima un numero elevatissimo di pazienti, indipendentemente dalla patologia di base. Tale sindrome è gestita con letti di degenza tecnici con finalità protettive della cute, delle articolazioni e delle vie respiratorie. L’idea che si propone è un modello neuro-fuzzy intelligente e! quindi in grado di apprendere dal paziente al fine di rispondere in maniera dinamica ed appropriata al suo bisogno sanitario di protezione dagli effetti spesso letali del quadro di immobilità iatrogena. Quanto sintetizzato è applicabile ai sistemi di degenza ordinari, alle terapie intensive fino ai contesti neonatali in cui è prefigurabile l'implementazione di un sistema di utero artificiale in cui ricevere soggetti nati molto pretermine rispetto all'evoluzione fisiologica di una gravidanza.

Michela Fioretto

Michela Fioretto

Non ha acconsentito alla pubblicazione on line del suo progetto 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mirco Compagno

Mirco Compagno

La Realtà Aumentata nella Comunicazione scientifica: come questo nuovo oggetto comunicativo può cambiare il modo di divulgare e comunicare la scienza. Le ricadute della Realtà Aumentata non sono solo nel campo, p .es, del marketing non convenzionale, ma vanno nella direzione di una nuova definizione di medium tecnologico. La Realtà Aumentata non è solo una tecnologia grazie alla quale la percezione del mondo dell’utente viene aumentata per la sovrapposizione ed integrazione degli oggetti virtuali generati dal computer in tempo reale, ma è un nuovo oggetto comunicativo, con un proprio linguaggio, e con il quale si va a re-interpretare la realtà portandola ad uno stato di continua mutazione. E proprio per questa sua specificità, la Realtà Aumentata si presta ad essere come il più innovativo medium per comunicare la scienza, i suoi risultati, le sue ricadute sulla vita di tutti i giorni.

Paolo Garilli

Paolo Garilli

Da 15 anni propongo una metropolitana leggera di superficie per la città di Piacenza. E' una ottima soluzione delle necessità di mobilità urbana risolte in direzione della sostenibilità dell' esperienza umana.

Pietro Leonardo Cerchiara

Pietro Leonardo Cerchiara

Appare evidente che i cambiamenti climatici in atto abbiano in qualche modo alterato le capacità previsionali meteorologiche, anche a breve termine, diminuendone l’attendibilità. I modelli matematici previsionali attualmente in uso si affidano per lo più a rilevazioni effettuate da stazioni meteo fisse, prevalentemente a terra, situate in determinati luoghi. Viene presentata l’idea di realizzare dei “droni meteorologici” che possano incrementare l’acquisizione dei dati meteo in tempo reale, in quota, in più punti. Per “drone meteorologico” s’intende un drone dotato di una centralina meteo collegata ad uno smart-phone che, tramite un’apposita app, possa acquisire in tempo reale dati meteo quali: posizione, temperatura, pressione, percentuale di umidità ed, eventualmente, intensità del vento. Tali dati possono essere utilizzati, in aggiunta a quelli tradizionali, per elaborare nuovi e più accurati modelli matematici meteo previsionali, che possano con maggiore attendibilità prevedere variazioni legate ai repentini cambiamenti climatici.

Riccardo Faccini

Riccardo Faccini

PROGETTO 1

Abbiamo brevettato una nuova tecnica di chirurgia intra-operatoria per la rimozione completa dei tumori che si basa sulla rivelazione di radiazione beta-, cioe' elettroni di bassa energia. Stiamo sviluppando a tal fine rivelatori per elettroni compatti e poco sensibili alla radiazione gamma per uso intraoperatorio, laparoscopico od endoscopico. Cerchiamo imprese interessate nella prototipazione di questi rivelatori e nella loro marcatura CE, per cominciare a livello di test clinici. Il tipico rivelatore e' composto da cristallo scintillatore letto da un rivelatore di luce a stato solido (ma con tutte le problematiche connesse alla presenza di dispositivi elettrici in prossimita' del paziente) oppure da un PMT connesso tramite guida di luce.

 

PROGETTO 2

Nel contesto del progetto IRIDE, c'e' stata molta discussione tra l’INFN, l’ENEA, il CNR, e le Università sull’utilizzo di fasci intensi di elettroni, fotoni, neutroni e positroni per la ricerca di base, applicata ed industriale (http://arxiv.org/ftp/arxiv/papers/1307/1307.7967.pdf). In questo contesto sono state identificate sorgenti di radiazione gia' esistenti sul nostro territorio che potrebbero essere maggiormente condivise con il mondo della ricerca applicata ed industriale. Proponiamo pertanto di formare un consorzio inter-ente che: • Identifichi, documenti e diffonda le informazioni sulle infrastrutture che producono radiazioni presenti all’interno degli Enti. • Promuova l’utilizzo di queste infrastrutture con le realtà che si occupano di ricerca applicata ed industriale • Curi l’utilizzo delle infrastrutture da parte di terzi fornendo supporto tecnico e amministrativo. Questo consorzio permetterebbe dunque di far parlare gli enti che realizzano, ospitano e mantengono le infrastrutture utilizzandole per la propria ricerca, grazie a personale scientifico qualificato, e l’industria, che spesso non ha i mezzi o la formazione sufficiente per perseguire certe forme di ricerca industriale. Si noti per altro che l’ammodernamento delle infrastrutture ed il rinnovamento delle loro utenze permette di non sprecare le risorse gia’ esistenti grazie ad investimenti passati L. Avaldi (CNR), R. Faccini ( “La Sapienza”), M.Ferrari, P. Valente (INFN), A. Pietropaolo (ENEA)

Simone Carcone

Simone Carcone

“Come si può insegnare la programmazione ai bambini?” Attualmente esistono software che permettono di muovere i primi passi nel mondo della programmazione, ma richiedono l’utilizzo di un computer, di un ambiente di sviluppo, di mouse e tastiera: troppo costoso, poco intuitivo e lontano dal mondo dei bambini. Allora abbiamo inventato CubeCode. CubeCode permette di scrivere codice posizionando dei cubi su una griglia. Tre output a disposizione: luce, schermo e suoni, e tutti i concetti principali della programmazione a portata di mano. Programmare diventa una scoperta e un gioco: come i Lego, ma in digitale. Attualmente CubeCode è in fase di “working prototype”. Abbiamo svolto un primo test in una scuola con bambini di 5/6 anni per validare l’età minima di utilizzo. Il test ha dato ottimi risultati: i bambini sono stati in grado di scrivere autonomamente i programmi più semplici e di interpretare l’esito dei più complessi (i cubi sono divisi in 4 colori, in base alla loro complessità). Website: http://cubecode.cc/

 

Stefano Vittori

Stefano Vittori

Papersesh è un'innovativa piattaforma (già in corso di sviluppo) per coadiuvare nella ricerca studenti, ricercatori ed amatori nel riconoscimento dei geroglifici, del loro significato e di quello delle parole in cui essi si trovano. A tal fine Papersesh ha intenzione di sviluppare i seguenti strumenti, al momento non presenti in alcuna piattaforma attualmente esistente nel settore, a livello globale: * Repertorio dei più importanti geroglifici, riconoscibili tramite 3 criteri incrociati, di cui 2 di elaborazione originale di Papersesh. * Vocabolario visivo geroglifico e ieratico, in grado di fornire al ricercatore le singole occorrenze di ogni parola, fotografata nella sua grafia originale e con riferimento alla fonte, in tutta la letteratura dell'Antico Egitto arrivata sino a noi. * Una web application intergrata con Papersesh che dia la possibilità all'utente di scrivere secondo l'impaginazione originale (impossibile coi normali programmi di scrittura) testi in geroglifico usando la trascrizione informatica (un sistema mnemonico) piuttosto che la classificazione Gardiner, sistema codificato di difficile accesso mnemonico. * Molte altre funzionalità per coadiuvare l'attività di ricerca, come lezioni in video blog sull'Egiziano Antico e articoli di recensione sulle pubblicazioni più recenti nel campo. www.papersesh.com

 

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