Relatori

 

 

Le iscrizioni si sono chiuse il 4 maggio 2015. Il comitato scientifico ha selezionato 22 relatori:

 

 

Alan Bates

Alan Bates

I have designed an electronic UVI device that a. Measures UV intensity over UVA and UVB ranges; b. Converts UV intensity into UV Index using a new algorithm; c. Produces an output signal directly related to UV Index; d. Output in various forms: UVI Index values on liquid crystal display with WHO recommendations/light with colours corresponding to WHO UV Index levels/sound alarm if UV Index is above a certain value (for example, index 8 or above). The device can be produced in two forms: small wearable format to fit on clothing and larger wall mounted format for public display.

An accurate real-time measurement of UV Index at a particular location can help inform citizens, schools, and/or institutions about UV index values and allow corresponding actions, recommended by the WHO, to be made. I am willing to realize the potential of this UVI device. I believe that the device can not only measure UVI values but also increase awareness of the risks of UV exposure and help prevent skin cancer. 

Giovanni Delle Monache

Giovanni Delle Monache

Negli ultimi anni alcune tecniche di vinificazione hanno introdotto l'utilizzo nel campo di criògeni quali Azoto liquido e Anidride Carbonica solida. Queste tecniche non sembrano largamente impiegate nell'area dei Castelli Romani Nei LNF ci sono alcuni impianti criogenici di servizio ad apparati sperimentali e a sottosistemi dell'acceleratore DAFNE.

Il know-how maturato nel tempo riguardo valutazione, progettazione, procurement ed operazione potrebbe essere messo a disposizione per le cantine di produzione locale.

Giovambattista Vieri

Giovambattista Vieri

BLIH Bigdata Localized Info Harvester E' un harvester collaborativo di dati. Lo scopo e' quello di raccogliere dati geolocalizzati anche sotto forma di testo libero, forniti dagli utenti, che, scelgono di caricare i dati su uno o piu' server. Su server i dati risiedono in un db relazionale (per eventuali scremature). I dati verranno trasferiti su vari sistemi di analisi per bigdata. BLIH e' diviso in parte client e parte server. Ambedue sono sviluppate avendo come obiettivo la semplicita' sia architetturale sia di codifica (KISS). Il progetto e' implementabile con due semplici pagine web.

Il codice e' rilasciato sotto AGPL (software libero e opensource) su github (https://github.com/gvieri/BLIH) . Le scelte effettuate garantiscono a BLIH semplicita' e, una platea di utenti vastissima. E' previsto oltre al client grafico anche un client non grafico. Cosi' un utente con linee dati a bassa velocita' potrebbe raccogliere dati con dispositivi da 20$ (come in molti paesi in via di sviluppo). BLIH e' espandibile. La sua semplicita' lo rende candidabile per raccogliere dati 'geo' per l'"internet of thing" (IoT). E' "banale" l'introduzione di una libreria PKI (Public key infrastructure) in modo da certificare e proteggere lo scambio dati nel mondo IoT.

BLIH e' stato presentato a https://2015.spaceappschallenge.org/project/blih-bigdata-localized-info-harvester. Si ritiene possibile che altri team decidano di contribuire o di usarlo nelle campagne di raccolta dati.

Riccardo Faccini

Riccardo Faccini

PROGETTO 1

Abbiamo brevettato una nuova tecnica di chirurgia intra-operatoria per la rimozione completa dei tumori che si basa sulla rivelazione di radiazione beta-, cioe' elettroni di bassa energia. Stiamo sviluppando a tal fine rivelatori per elettroni compatti e poco sensibili alla radiazione gamma per uso intraoperatorio, laparoscopico od endoscopico.

Cerchiamo imprese interessate nella prototipazione di questi rivelatori e nella loro marcatura CE, per cominciare a livello di test clinici. Il tipico rivelatore e' composto da cristallo scintillatore letto da un rivelatore di luce a stato solido (ma con tutte le problematiche connesse alla presenza di dispositivi elettrici in prossimita' del paziente) oppure da un PMT connesso tramite guida di luce.

 

PROGETTO 2

Nel contesto del progetto IRIDE, c'e' stata molta discussione tra l’INFN, l’ENEA, il CNR, e le Università sull’utilizzo di fasci intensi di elettroni, fotoni, neutroni e positroni per la ricerca di base, applicata ed industriale (http://arxiv.org/ftp/arxiv/papers/1307/1307.7967.pdf). In questo contesto sono state identificate sorgenti di radiazione gia' esistenti sul nostro territorio che potrebbero essere maggiormente condivise con il mondo della ricerca applicata ed industriale.

Proponiamo pertanto di formare un consorzio inter-ente che:

  • Identifichi, documenti e diffonda le informazioni sulle infrastrutture che producono radiazioni presenti all’interno degli Enti.
  • Promuova l’utilizzo di queste infrastrutture con le realtà che si occupano di ricerca applicata ed industriale
  • Curi l’utilizzo delle infrastrutture da parte di terzi fornendo supporto tecnico e amministrativo. Questo consorzio permetterebbe dunque di far parlare gli enti che realizzano, ospitano e mantengono le infrastrutture utilizzandole per la propria ricerca, grazie a personale scientifico qualificato, e l’industria, che spesso non ha i mezzi o la formazione sufficiente per perseguire certe forme di ricerca industriale.

Si noti per altro che l’ammodernamento delle infrastrutture ed il rinnovamento delle loro utenze permette di non sprecare le risorse gia’ esistenti grazie ad investimenti passati L. Avaldi (CNR), R. Faccini ( “La Sapienza”), M.Ferrari, P. Valente (INFN), A. Pietropaolo (ENEA)

Eliana Gioscio

Eliana Gioscio

!CHAOS, una cloud di controlli e’ un progetto open-source che si pone l’obiettivo di sviluppare una serie di servizi dedicati al monitoraggio e al controllo distribuito di grandi infrastrutture: acceleratori di particelle, grandi apparati sperimentali ma anche smart city, domotica, trasporti, catene di montaggio, etc. Il punto esclamativo di fronte alla parola CHAOS richiama infatti il concetto di negazione in termini informatici, di cui il progetto si vanta (not CHAOS).

L’infrastruttura !CHAOS nasce per controllare grandi impianti di acceleratori di particelle, si pone quindi come una nuova architettura software e open che si basa sulle più moderne tecnologie informatiche e intende integrare un insieme di servizi su piattaforma cloud, da offrire sia alla comunità scientifica che alla società.

Al progetto partecipano varie sedi INFN italiane e diverse imprese, ed e’e stato finanziato dal MIUR per realizzare un primo prototipo d’infrastruttura nazionale Cloud.

chaos.infn.it

Antonio Tripodo

Antonio Tripodo

La presente proposta è un progetto di ricerca teso alla realizzazione di uno strumento diagnostico non invasivo in grado di rilevare l’attività muscolare in maniera selettiva e puntuale Ad oggi per rilevare l’attività muscolare esistono due metodi: l’elettromiografia di superficie che attraverso l’applicazione di elettrodi posizionati sulla pelle (non invasività) rileva l’attività d’insieme dei gruppi muscolari sottostanti; L’elettromiografia di profondità che attraverso l’uso di elettrodi ad ago che trapassano il derma raggiunge la singola fibra muscolare rilevandone l’attività (selettività).

Sulla base del Know how acquisito frequentando il gruppo “Teoria e prassi della conoscenza” dell’ENEA di Frascati e attraverso la creazione di un’apposita società si vuole realizzare uno strumento in grado di rilevare l’attività delle singole fibre muscolari con rilevatori solo superficiali. Con questo strumento si otterranno mappe dinamiche del sistema muscolare con minor impiego di tempo, minori costi e senza nessun disagio per il paziente.

Tale strumento potrà essere utilizzato in molteplici campi applicativi quali per esempio: riabilitazione, scienza dello sport, analisi del movimento; al fine di sviluppare nuove metodologie riabilitative e diagnostiche.

Francesco Flora

Francesco Flora

Bussola solare di alta precisione

I moderni GPS consentono di sapere con precisione le coordinate del luogo dove ci si trova ma non di conoscere il proprio orientamento, se non accoppiandosi ad un secondo GPS ad opportuna distanza (tanto maggiore quanto più si desidera precisione). Le bussole solari sono strumenti simili alle meridiane portatili ma usati in modo inverso: sapendo già l'ora e ruotando la meridiana fino a quando essa indichi tale ora, si ottiene (dalla linea delle ore XII sul quadrante della meridiana) la direzione Nord-Sud.

Da secoli esse consentono di orientarsi con una precisione molto più spinta di quella delle bussole magnetiche ma solo se usate da esperti. Un gruppo di ricercatori dell’ENEA di Frascati ha realizzato (e brevettato) una bussola solare elettronica completamente automatica, compatta (pochi cm di lato), economica (quanto uno smart phone) ed estremamente precisa (1 primo d’arco), circa 60 volte più precisa di qualunque bussola magnetica, in grado di indicare il vero Nord ovunque nel pianeta (ed anche in altri pianeti).

Trova applicazioni in:

  • Rilievi per indagini topografiche e archeologiche
  • Ingegneria civile
  • Ricostruzione tridimensionale di scenari
  • Allineamento di pannelli fotovoltaici solari e a concentrazione
  • Installazione di radar aeroportuali
  • Sistemi di orientamento di automi (robot, macchine)
  • Calibrazione di altri tipi di bussola
  • Imbarcazioni ed altri mezzi mobili (in sviluppo un prototipo specifico)
Giovanni Fares

Giovanni Fares

Non ha acconsentito alla pubblicazione on line del suo progetto 

 

Massimiliano Cesaroni

Massimiliano Cesaroni

Il paradigma Internet Of Things (IoT) sta ormai sulla bocca di tutti. Siamo al picco di notorietà e di aspettative per la diffusione massiva di uno scenario che secondo gli analisti di settore vedrà entro il 2020 la proliferazione di 25 miliardi di dispositivi interconnessi a livello mondiale. Questi scenari parlano di dispositivi “smart”: oggetti dotati di una propria identità che socializzano fra di loro creando la rete di connessioni più adeguata allo svolgimento del proprio compito. Quale potrebbe essere questo compito? Su quali caratteristiche focalizzarsi per poterlo meglio identificare? E, una volta identificato, in che modo realizzarlo?

Nei 5 minuti a disposizione, un volo ad alta quota porterà il pubblico sul mondo IoT, su A-key (una realtà italiana che da qualche anno ci lavora misurandosi con le aspettative di mercato), sugli smart objects che arriveranno e su quelli che ci sono già: parleremo di una soluzione di “Smart Plant” brevettata da A-key, in cui i Dispositivi di Protezione Individuale (casco, guanti, scarpe, giubbotto ecc) sono stati dotati di intelligenza collaborativa per migliorare la sicurezza quotidiana sul luogo di lavoro di un’operaio di cantiere.

Maurizio Musolino

Maurizio Musolino

La logica fuzzy è una teoria matematica che permette di modellizzare sistemi fisici, sociali o organizzativi con modalità molto realistiche rispetto ai fenomeni studiati. Ciò rende tali modelli particolarmente vantaggiosi nella soluzione di problemi tipici dei sistemi dinamici, deterministici ma caratterizzati da non-linearità nella funzione in-out. Tra le applicazioni tecnologiche più comuni, si possono annoverare le funzioni di controllo automatico di attività complesse, come ad esempio, la gestione robotica di servomeccanismi applicati alla meccanica delle strutture e delle superfici per la degenza dei pazienti.

La sindrome da immobilizzazione è una grave condizione di cui sono vittima un numero elevatissimo di pazienti, indipendentemente dalla patologia di base. Tale sindrome è gestita con letti di degenza tecnici con finalità protettive della cute, delle articolazioni e delle vie respiratorie. L’idea che si propone è un modello neuro-fuzzy intelligente e! quindi in grado di apprendere dal paziente al fine di rispondere in maniera dinamica ed appropriata al suo bisogno sanitario di protezione dagli effetti spesso letali del quadro di immobilità iatrogena.

Quanto sintetizzato è applicabile ai sistemi di degenza ordinari, alle terapie intensive fino ai contesti neonatali in cui è prefigurabile l'implementazione di un sistema di utero artificiale in cui ricevere soggetti nati molto pretermine rispetto all'evoluzione fisiologica di una gravidanza.

Stefano Vittori

Stefano Vittori

Papersesh è un'innovativa piattaforma (già in corso di sviluppo) per coadiuvare nella ricerca studenti, ricercatori ed amatori nel riconoscimento dei geroglifici, del loro significato e di quello delle parole in cui essi si trovano. A tal fine Papersesh ha intenzione di sviluppare i seguenti strumenti, al momento non presenti in alcuna piattaforma attualmente esistente nel settore, a livello globale:

  • Repertorio dei più importanti geroglifici, riconoscibili tramite 3 criteri incrociati, di cui 2 di elaborazione originale di Papersesh.
  • Vocabolario visivo geroglifico e ieratico, in grado di fornire al ricercatore le singole occorrenze di ogni parola, fotografata nella sua grafia originale e con riferimento alla fonte, in tutta la letteratura dell'Antico Egitto arrivata sino a noi.
  • Una web application intergrata con Papersesh che dia la possibilità all'utente di scrivere secondo l'impaginazione originale (impossibile coi normali programmi di scrittura) testi in geroglifico usando la trascrizione informatica (un sistema mnemonico) piuttosto che la classificazione Gardiner, sistema codificato di difficile accesso mnemonico.
  • Molte altre funzionalità per coadiuvare l'attività di ricerca, come lezioni in video blog sull'Egiziano Antico e articoli di recensione sulle pubblicazioni più recenti nel campo.

www.papersesh.com

 

Gian Luigi Liberti

Gian Luigi Liberti

Presso l'Area di ricerca INAF-CNR di Tor Vergata sono istallati e parzialmente in attività strumenti per lo studio dell'atmosfera. In particolare, e' presente un sistema lidar multifrequenza e multitelescopi progettato e sviluppato a livello locale (regionale e in parte nazionale).

Tale strumento e' parte di una rete internazionale di monitoraggio del clima e per tale missione e' prevista un'attività di monitoraggio a lungo termine. Per rendere possibile tale attività lo strumento deve essere aggiornato periodicamente e allo stesso tempo automatizzate al massimo l e operazioni nella modalità di funzionamento operativo. Cercasi know locale (e sponsor) per mantenere attiva tale attivita'.

In cambio, offresi consulenza su tematiche d'interesse per lo sviluppo di strumentazione (al suolo e da satellite) e servizi nell'ambito della fisica dell'atmosfera (meteorologia, climatologia, qualità dell'aria)

Elisa Benedetti

Elisa Benedetti

La start-up innovativa Kuaternion srl propone una metodologia innovativa per posizionare con alta precisione veicoli in movimento, come droni, treni, trattori. L'obiettivo è di utilizzare strumenti di basso costo: ricevitori GPS di poche centinaia di €, accelerometri e giroscopi di tipo MEMS dal costo di alcune decine di €. Gli accelerometri MEMS sono dei sensori molto diffusi e presenti in tutti i nostri smartphone. La precisione che si propone di raggiungere è di alcune decine di centimetri. I comuni GPS infatti, integrati all'interno dei nostri cellulari, consentono un posizionamento dai 5 ai 10 metri di affidabilità. Invece, per applicazioni ad alta precisione, si utilizzano sistemi molto onerosi, sia per la gestione dei dati che per la strumentazione (ricevitori GPS di alcune migliaia di €).

Il sistema di controllo proposto dalla Kuaternion srl è basato su un algoritmo sviluppato e brevettato  dai componenti della società, denominato Kin-VADASE (Kinematic Variometric Approach for Displacements Analysis Stand-alone Engine). Tale algoritmo, consente di ottenere informazioni di velocità e spostamento in tempo reale e ad alta precisione, con i dati registrati da un unico ricevitore GPS (differentemente dalle metodologie standard che richiedono una rete di stazioni GPS).

Il requisito per il funzionamento del GPS è la visibilità del cielo, per cui si propone un sistema più robusto, ad esempio funzionante anche per il treni in galleria, basato sull'integrazione in tempo reale di GPS, accelerometri e giroscopi MEMS.

 

 

Alessandro Simoncini

Alessandro Simoncini

Sviluppo di un dissipatore di calore di tipo attivo per il raffreddamento dell’elettronica di potenza - la necessità di dissipare potenze termiche sempre più elevate congruentemente con ingombri sempre più stringenti, spinge oggigiorno la ricerca verso materiali innovativi capaci di adattarsi agli ingenti mutamenti che il mercato si trova ad affrontare.

In questo contesto la sinergia tra nuovi materiali, schiume metalliche e graphene, unita a nuove tecnologie, utilizzo di getti sintetici pulsati di aria per il raffreddamento, rappresentano un punto chiaro di svolta per ciò che riguarda la dissipazione di potenza termica relativa a componentistica elettronica.

Guido Baroncini Turricchia

Guido Baroncini Turricchia

Helperbit nasce dall'osservazione della frequente inefficienza, lentezza e opacità delle strutture internazionali nella gestione della risposta alla fase di emergenza immediatamente successiva ad una catastrofe naturale. Il progetto si propone di fondere in un'unica piattaforma due strumenti tecnologicamente performanti: le potenzialità analitiche dei sistemi informativi geografici; l'efficienza, velocità e trasparenza della tecnologia "blockchain".

La piattaforma permette di effettuare donazioni in maniera diretta a individui o enti coinvolti come vittime o soccorritori nella gestione del danno provocato da un evento calamitoso, riducendo i tempi e permettendo un audit completo dei flussi di denaro. In una seconda fase Helperbit offrirà anche la possibilità di assicurarsi contro eventi catastrofici secondo un paradigma assicurativo completamente nuovo.

Il progetto al momento è totalmente autofinanziato e sta coinvolgendo diverse figure professionali sia nel campo blockchain che in quello GIS.

www.helperbit.com

 

Guido Caramelli

Guido Caramelli

IL SILURO CHE SALVA LA VITA

Quando una persona è in procinto di affogare è di vitale importanza farle giungere il più rapidamente possibile un salvagente. Ciò può essere fatto utilizzando un drone ; ma l’uso viene limitato dalle condizioni meteorologiche avverse.

OBIETTIVO ED UTILIZZO

L'obiettivo è quello di realizzare un dispositivo natante di ridotte dimensioni (forma approssimativamente cilindrica diametro 15 cm. Lunghezza 60 cm. ) in grado di viaggiare in maniera autonoma ad alta velocità sia in superficie che sott'acqua . Una telecamera, posta nella parte superiore permette il controllo a distanza Il siluro si muove grazie ad un motore con elica-turbina posti nella parte centrale. L’acqua viene succhiata dall’apertura nella parte anteriore ed espulsa da quella posteriore. La parte anteriore è morbida, e possiede dei sensori di prossimità in grado di rilevare la presenza di una persona. Il dispositivo può procedere in maniera autonoma sotto controllo del microcontrollore di bordo collegato a GPS o essere direzionato tramite comando radio o tele comandato. Un volta individuata la persona in superficie o sott'acqua il dispositivo si avvicina e si attacca utilizzando effetto “ventosa”, a questo punto si gonfia un salvagente “tipo airbag” che porta la persona in superficie e la rende visibile .

L'individuazione della persona in acqua avviene anche mediante un dispositivo ad onde acustiche tipo sonar collegato all'elaboratore di bordo.

Francesco Frau

Francesco Frau

Controllo di batterie in economia Poiché le batterie per l’accumulo di energia elettrica costano, è necessario ottimizzarne l’uso sfruttandole fino all’ultimo. Il mio obiettivo è quello di rilevare tempestivamente l’esaurimento di una delle batterie per consentirne la sostituzione senza interrompere l’operatività del sistema, con un sistema di controllo il cui costo sia piccolo rispetto al costo delle batterie. Il vantaggio economico derivante da questa applicazione è dovuto al fatto che il sistema di batterie non deve essere sostituito tutto insieme ma può essere rinnovato in modo dilazionato nel tempo, a mano a mano che le singole batterie si esauriscono.

Nel lungo periodo ciò significa che la vita media delle batterie componenti il sistema di accumulo si allunga, comportando così anche un vantaggio in termini ecologici perché nella stessa misura diminuisce, a parità di tempo, il numero di batterie esaurite da smaltire.

La più interessante, tra le opportunità offerte dall’impiego di questo sistema, è che funziona anche utilizzando batterie d’automobile dismesse, che altrimenti andrebbero smaltite. L’interesse è quindi di natura ecologica perché permette di ridurre, nel tempo, l’impatto ambientale derivante dall’uso delle batterie al piombo. Titolo dell’invenzione: Sistema per il controllo di accumulatori di corrente elettrica durante la loro normale operatività

Numero domanda di brevetto: RM2013A000602 Data di deposito: 04/11/2013

Graziano Ciocca

Graziano Ciocca

G.Eco ha ideato e realizzato un laboratorio interattivo sul tema dell'evoluzione in occasione del Festival della Scienza di Genova 2014, anche grazie al contributo di Frascati Scienza. Il laboratorio, dal titolo "Bingo! La lotteria dell'evoluzione!", adatto al pubblico scolastico e non, permette di sperimentare in maniera ludica le meccaniche di selezione naturale e adattamento ambientale. Alla luce del successo riscontrato con i circa 1000 visitatori del laboratorio e accogliendo il suggerimento di molti docenti, G.Eco propone di realizzare una "app" basata sulla meccanica del gioco, così da renderlo fruibile da una porzione molto più vasta di pubblico.

L'app dovrebbe essere realizzata sulla falsa riga del gioco progettato per il laboratorio: al giocatore verrà fornita una popolazione iniziale di "proto-insetti", antenati degli attuali esapodi. Gli insetti iniziali differiranno per alcune caratteristiche (lunghezza antenne, grandezza occhi, colore, ...) e nel corso del gioco le varie forme verranno selezionate da eventi casuali (predatori, meteoriti, glaciazioni), rendendo l'utente partecipe delle meccaniche evolutive. A ogni evento il giocatore dovrà ragionare su quale individuo sopravvivrà alla nuova variabile ambientale, verificando immediatamente la correttezza del suo ragionamento.

L'app "Bingo!" potrebbe diventare un valido strumento per introdurre argomenti complessi come l'evoluzione o l'adattamento nelle classi, tramite LIM e interventi didattici mirati.

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