Massimiliano Cesaroni
Il paradigma Internet Of Things (IoT) sta ormai sulla bocca di tutti. Siamo al picco di notorietà e di aspettative per la diffusione massiva di uno scenario che secondo gli analisti di settore vedrà entro il 2020 la proliferazione di 25 miliardi di dispositivi interconnessi a livello mondiale. Questi scenari parlano di dispositivi “smart”: oggetti dotati di una propria identità che socializzano fra di loro creando la rete di connessioni più adeguata allo svolgimento del proprio compito. Quale potrebbe essere questo compito? Su quali caratteristiche focalizzarsi per poterlo meglio identificare? E, una volta identificato, in che modo realizzarlo?
Nei 5 minuti a disposizione, un volo ad alta quota porterà il pubblico sul mondo IoT, su A-key (una realtà italiana che da qualche anno ci lavora misurandosi con le aspettative di mercato), sugli smart objects che arriveranno e su quelli che ci sono già: parleremo di una soluzione di “Smart Plant” brevettata da A-key, in cui i Dispositivi di Protezione Individuale (casco, guanti, scarpe, giubbotto ecc) sono stati dotati di intelligenza collaborativa per migliorare la sicurezza quotidiana sul luogo di lavoro di un’operaio di cantiere.
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